Università per diventare fashion blogger: qual è e cosa si studia

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Fashion blogger si nasce o si diventa? Sicuramente alcune attitudini caratteriali possono aiutare lungo il percorso, ma al giorno d’oggi è necessario anche seguire un preciso percorso di studi.

Ad eccezioni di alcuni casi fortunati infatti, che devono il loro successo ad una viralità improvvisa e casuale dei contenuti da loro pubblicati, per tutti gli altri il percorso è piuttosto impervio, e la frequentazione di un corso di laurea specifico è assolutamente fondamentale. Vediamo insieme qual è l’università per diventare fashion blogger e cosa si studia.

Come diventare fashion blogger

Abbiamo detto che per diventare fashion blogger è necessario seguire un preciso percorso di studi. Parliamo dunque di una laurea in “Scienze della Comunicazione”, con uno specifico indirizzo “influencer”. Tale corso è in grado di fornire tutte quelle competenze e quegli strumenti assolutamente necessari per affrontare con consapevolezza questa nuova frontiera del marketing.

Parliamo di una versione ben differente dal marketing di stampo tradizionale, che possiamo definire social influenzale, e che sta diventando lo strumento preferito di moltissime aziende. Proprio per questo motivo il mondo dell’istruzione si sta adeguando alle nuove tendenze, studiando appunto dei percorsi di studi che permettono di avventurarsi in questo mondo in maniera professionale.

Università per diventare fashion blogger

Il corso di laurea per influencer si pone l’obiettivo di preparare queste figure, così che siamo in grado di svolgere la loro attività in maniera coscienziosa e professionale. Molto spesso infatti, chi si avvicina a questo mondo compie degli errori di valutazione che possono compromettere il cammino. Tra l’altro sono proprio le aziende a richiedere figure di questo tipo realmente preparate.

Questo corso è per certi versi molto simile a Scienze delle Comunicazioni, ma con alcune peculiarità tipiche della professione del fashion blogger o dell’influencer. “Etica della comunicazione”, “sociologia della comunicazione e dell’informazione”, e “diritto dell’informazione e della comunicazione”, sono solamente alcune delle materie affrontate, insieme a precise tematiche trasversali come filosofia dei linguaggi e semiotica.

Il percorso di studi dura tre anni, e si articola toccando una serie di argomenti che porteranno ad una preparazione seria e rigorosa. Proprio per questo motivo gli studenti dovranno partecipare anche a laboratori tematici, che includono la lettura dell’immagine e la scrittura istituzionale. Tutto si concluderà con alcuni tirocini formativi. In Italia la prima Università a lanciare questo percorso è stata e-Campus.

La nuova frontiera del marketing

Abbiamo detto che il fashion blogger è una figura professionale che di fatto rappresenta la nuova frontiera del marketing. L’introduzione di questi corsi di laurea specifici però, all’inizio ha fatto parecchio discutere, perché nell’immaginario collettivo l’influencer è una persona senza competenze, che si trova a ricoprire quel ruolo per pura “fortuna“. D’altronde, molti degli influencer che i giovani d’oggi prendono come riferimento, non sono laureati.

Non dobbiamo dimenticare inoltre, che fino a una decina di anni fa a svolgere questa professione erano solamente alcuni pochi “eletti”. Oggi la situazione è decisamente cambiata, e la concorrenza è aumentata esponenzialmente. Sicuramente il fattore viralità in alcuni casi può contribuire al successo, ma questo potrà essere mantenuto a lungo nel tempo solamente con una pregressa preparazione professionale. Per maggiori informazioni su come diventare una fashion blogger ti rimandiamo all’articolo dedicato di SupportHost.

In realtà è proprio a causa di questa agguerrita concorrenza che si rende necessario seguire un percorso di studi come quello descritto, perché solamente in questo modo sarà possibile distinguersi dalla massa. Ciò che è certo è che se l’obiettivo è quello di diventare fashion blogger o influencer, ad oggi non è più possibile affidarsi solamente alla fortuna. D’altronde in gioco c’è la possibilità di entrare in un mondo decisamente remunerativo.

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