Sonno e memoria: come agevolare lo studio

sonno e memoria

Studiare non è affatto facile e lo sappiamo molto bene.

Numeri, date, nozioni, tabelle, definizioni, algoritmi e chi più ne ha più ne metta.

Sono davvero tantissime i metodi ed i trucchi che si sentono sussurrare a bassa voce tra i diversi corridoi.

C’è chi si mette le cuffie con la lezione registrata mentre dorme, chi usa schemi o mappe concettuali, chi preferisce studiare al mattino, chi si concentra solo se è in un determinato luogo.

Insomma, ognuno ha la sua teoria ma la verità è che di base ci vuole memoria e concentrazione.

Sono stati fatti numerosi studi a riguardo e sembra che vi sia uno stretto connubio tra sonno e memoria.

Cosa significa? Che dormire equivale a studiare? Non proprio, ma sicuramente aiuta.

Il riposo è essenziale per la nostra salute, sia quella fisica che quella mentale.

Dormire in un materasso comodo e le giuste quantità di ore è sicuramente il primo grande pilastro per avere le energie necessarie per affrontare tutte le diverse attività giornaliere. Inoltre, dormire la notte porterebbe anche ad un consolidamento maggiore delle diverse nozioni apprese durante la giornata.

Cerchiamo di scoprire qualcosa di più su questo importante argomento.

Sonno e memoria: consigli e dettagli

Già all’inizio del Novecento il meccanismo della memoria era fonte di grande interesse da parte del mondo della scienza.

Uno scienziato ed uno studente (per la precisione stiamo parlando di Georg Elias Muller e Alfons Pilzecker) decisero di prendere le informazioni che avevano a disposizione e di approfondire l’interessante argomento per cercare di capire un po’ di più quale meccanismo si nascondesse dietro alla capacità dell’uomo di memorizzare i diversi dati.

Nei loro studi capirono che la memoria è molto fragile nei primi attimi e che necessita di un certo periodo di tempo per essere consolidata maggiormente.

Il tempo e gli anni passarono e solo nell’anno 2000 si decise di riprendere in mano quel famoso inizio di studio.

Ecco che, quello che ne è uscito, è una splendida teoria che dichiara come il riposo faccia davvero bene allo studio ed alla memoria in generale.

Andiamo ora a scoprire i diversi dettagli.

Sonno e memoria: l’esperimento

Come già accennato, nell’anno 2000, gli scienziati Sergio Della Sala e Nelson Cowan presero nuovamente in mano gli studi fatti in passato decisi a dare una vera svolta in campo scientifico.

In primis fu fatto un esperimento scegliendo alcuni volontari che avevano avuto dei problemi a livello neurologico (ictus, ischemia, ecc.).

A questi volontari furono fatte vedere alcune parole.

Una volta studiate furono divisi in due gruppi: un gruppo doveva continuare a studiare le parole e l’altro, invece, doveva andare a riposare per 15 minuti in una stanza buia.

Il risultato finale fu eclatante. Le persone che avevano riposato ricordavano ben il triplo delle parole rispetto a chi invece aveva continuato a studiare.

Un esito importante che portò a capire come il riposo sia davvero essenziale per la memoria.

POTREBBE INTERESSARTI  Personalità in base alla scelta della facoltà

Sonno e memoria: la ragione scientifica

Se ora pensi di trovare un lungo discorso sul perché avvenga tutto ciò dentro al nostro cervello ti sbagli di grosso.

Purtroppo, anche se gli studi sono continuati, non si è ancora arrivati ad una teoria certa e dettagliata sul perché il riposo agevoli il procedimento di consolidamento della memoria.

Sembra, comunque, che durante una fase di rilassamento l’ippocampo, ovvero la parte dove si formano i nostri primi ricordi, abbia un’aumento delle connessioni neurali con la corteccia celebrale.

Questo aumento sembra vada ad influire nettamente sulla nostra memoria.

E quindi che fare? Leggere una pagina e poi dormire un’oretta? Ovviamente no.

I benefici si possono trarre anche da 10-15 minuti di rilassamento e tranquillità in cui non si deve fare assolutamente nulla.

Dopo aver studiato, per almeno il primo lasso di tempo, non devono esserci interferenze esterne. No a tablet, smartphone, televisione o quant’altro.

Studia, concentrati e poi concediti un quarto d’ora di puro rilassamento. Vedrai che potrai guadagnarne moltissimo sotto diversi aspetti.

Condividi l'articolo su: