Umberto Eco, Giannini: “Abbiamo perso un maestro ma non la sua lezione”

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“Abbiamo perso un maestro ma non abbiamo perso la sua lezione. Carissimo professore Eco, carissimo Umberto, oggi non un addio.”

Così ha salutato Stefania Giannini (Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) il noto professore durante i suoi funerali laici svoltisi al Castello Sforzesco di Milano.

La morte di Umberto Eco, deceduto a 84 anni per un male incurabile, ha creato un vuoto incolmabile nel panorama culturale mondiale. Un cordoglio sentito, sincero e profondo giunge – e non potrebbe essere altrimenti – dal mondo universitario italiano. Sono molti, infatti, gli Atenei che lo hanno voluto ricordare.

Più volte nella cerimonia funebre è stato sottolineato l’attaccamento viscerale di Eco al mondo accademico, il suo instancabile esercizio di maestro volto a formare svariate generazioni di allievi universitari al fine di creare una cultura attiva e aperta.

L’Università era per lui “il luogo ideale e politico per rafforzare i valori condivisi” per la diffusione planetaria del sapere ed è anche per questo che non vanno dimenticati le grandi innovazioni che Eco ha regalato al mondo universitario: basti ricordare che a Bologna fondò il Dipartimento di discipline di Arte, Musica e Spettacolo (DAMS), poi il dipartimento di Scienze della Comunicazione (1988) ed infine divenne presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici.

I rettori universitari hanno definito la sua scomparsa come la perdita di un genio instancabile, di un maestro, con più di 40 lauree honoris causa, che ha portato in alto il prestigio delle Università Italiane facendole conoscere al mondo e infatti il suo legame indissolubile con la sfera accademica è vivo nell’opera di tanti studiosi, di tanti alunni per cui, a detta del rettore dell’Università di Bologna, “non c’è mai stata un’aula abbastanza grande per contenerli”.

 

“Di qualsiasi cosa i mass media si stanno occupando oggi, l’università se ne è occupata venti anni fa e quello di cui si occupa oggi l’università sarà riportato dai mass media tra vent’anni. Frequentare bene l’università vuol dire avere vent’anni di vantaggio”

– Umberto Eco

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