Immobili in affitto agli studenti: quali caratteristiche deve avere l’appartamento

Immobili in affitto agli studenti

Prima o poi, le restrizioni rese necessarie dal lockdown rientreranno e per molti studenti si porrà il problema di tornare a scegliere l’appartamento ideale da affittare per motivi di studi.

Ma cosa contraddistingue un appartamento affittabile a degli studenti, e quali aspetti fiscali lo interessano?

Appartamenti per studenti: quali sono i più vantaggiosi

Per essere destinato agli affitti degli studenti fuori sede, un appartamento deve essere situato in una città universitaria o a essa limitrofa (come stabilito dalla Legge 431/98).

Ovviamente gli appartamenti più appetibili da coloro che si trasferiscono per motivi di studio sono quelli collocati più vicini alle zone universitarie, muniti di servizi utili per gli spostamenti.

Un appartamento indicato agli studenti dovrebbe avere un’ampiezza commisurata agli occupanti e contenere di sicuro almeno:

  • una cucina abitabile con tavolo e abbastanza sedie;
  • una scrivania o un tavolo al quale appoggiarsi per studiare;
  • un armadio nel quale riporre i propri abiti.

Individuare l’appartamento ideale per degli studenti può rivelarsi una attività laboriosa.

Ovviamente conviene partire per tempo per potere concordare un appuntamento con l’agente immobiliare o l’affittuario e valutare l’appartamento, in modo da non ridursi a sceglierne uno non ottimale.

Per trovare un appartamento in affitto gli studenti possono provare a:

  • verificare i siti delle agenzie immobiliari;
  • cercare annunci nei pressi della località individuata;
  • controllare gli annunci nei giornali e nei siti web specializzati.

In questo modo si può avere visibilità di una offerta sufficientemente ampia e poter scegliere l’appartamento più indicato.

Appartamenti per studenti: il contratto di locazione immobiliare

La locazione per studenti è una forma contrattuale di affitto a breve termine (con la durata che va dai 6 ai 36 mesi, rinnovabile).

Il canone praticato viene regolato dagli accordi territoriali stipulati tra organizzazioni sindacali, università e associazioni degli studenti.

L’affittuario non può richiedere un garante, ma se intende ottenere delle garanzie può:

  • cointestare il contratto di locazione a due persone (es. un genitore e un parente). In questo modo entrambi i cointestatari possono essere tenuti a corrispondere l’importo;
  • fare sì che lo studente figuri come conduttore e intestatario del contratto di locazione, e il genitore/parente garante. Se il garante rinuncia alla preventiva escussione del debitore principale, il creditore può rivalersi direttamente del garante per recuperare il credito.

Se viene stipulato un contratto per ogni stanza locata, ogni studente ospitato è responsabile del pagamento dell’affitto, e delle eventuali spese.

Il proprietario può stipulare un contratto per tutti gli occupanti così come uno per ogni inquilino (ad esempio nel caso gli inquilini svolgano delle professioni diverse).

Se il contratto è unico per tutti gli studenti, tutti sono tenuti a corrispondere l’intero canone ed eventuali morosità: ad esempio, se uno di essi lascia l’appartamento, gli altri sono tenuti a corrispondere la differenza.

I proprietari che affittano a studenti fuori sede, possono ricevere delle agevolazioni fiscali (legge n. 431/1998): essa prevede una detrazione Irpef del 50% oltre a una detrazione ordinaria del 15% sul canone annuale (quindi 40,5%).

Nel contratto deve essere indicata la clausola “di esigenza” dello studente fuori sede, e deve essere registrato presso l’Agenzia delle entrate entro 30 giorni

Dal punto di vista fiscale, si può scegliere il regime fiscale a cedolare secca per la quale è prevista una tassazione fissa al 10%.

Per lo studente si tratta di un accordo vantaggioso, siccome può recuperare il 19% dell’importo corrisposto come pagamento dell’affitto.

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