Utilizzare la musica per concentrarsi quando si sta studiando per un esame o per qualche presentazione sul lavoro è un metodo che utilizzano moltissime persone, dalle più giovani a quelle più esperte.
Certo è che c’è anche chi sostiene che questa pratica così popolare sia in realtà controproducente per chi ne fa uso poiché porterebbe la mente dell’ascoltatore a concentrarsi sulla musica e non sugli argomenti da ripassare.
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Quale musica ascoltare per studiare
Come è facile intuire, non tutte le tipologie di musica sono adatte allo studio e per ottenere il massimo dalle sessioni di ripasso è sempre bene scegliere attentamente il genere da ascoltare. I consigli di base che è sempre bene seguire durante la propria scelta sono elencati di seguito:
- evitare possibilmente trasmissioni e programmi con uno speaker o con frequenti intermezzi parlati, poiché questa tipologia di audio rende difficile concentrarsi su testi e appunti;
- evitare musica troppo energetica o a volume particolarmente alto, sopratutto se si è abituati a ballarla o a suonarla;
- preparare una playlist di brani o inserire la riproduzione automatica per evitare di dover distrarsi e scegliere una nuova canzone ogni 3 o 4 minuti.
Studiare con la musica: elenco dei generi migliori
Musica classica
Il genere che in assoluto viene più apprezzato da studenti e professionisti quando si tratta di aiutare la concentrazione è senz’altro la musica classica. Questo grazie alla sua incredibile facilità di ascolto e alla sensazione di tranquillità che donano i brani categorizzati in questa tipologia.
Inoltre è stato scientificamente provato che i brani del famoso compositore Mozart aumentano la concentrazione e le capacità di apprendimento delle persone che li ascoltano durante le sessioni di studio.
Musica ambient
Questa tipologia di musica è molto adatta per chi non ama molto la musica classica e necessita di un genere leggermente più vivace e coinvolgente per aumentare la propria concentrazione.
La musica ambient pur mantenendo una struttura strumentale e uno stile molto tranquillo è di più facile ascolto in quanto pensata appositamente per “riempire” il silenzio di luoghi come sale d’attesa e ascensori.
Musica tradizionale giapponese e tibetana
Le cosiddette melodie zen di origine giapponese e tibetana hanno ultimamente raggiunto una considerevole popolarità grazie alle playlist disponibili su tutti i maggiori siti di video streaming.
Queste musiche prevedono l’utilizzo di strumenti tipici di musiche rilassanti come il flauto, i timpani e l’arpa e generalmente non prevedono la presenza di un cantante o di un testo propriamente detto, favorendo così la concentrazione dell’ascoltatore e il suo rilassamento.
I podcast
I podcast sono una forma di intrattenimento nati recentemente che generalmente prevedono la presenza di uno o più speaker che discutono di diversi argomenti come finanze, gossip e molto altro.
Molto simili nel funzionamento a quelle che sono le trasmissioni radio, ascoltare un podcast con parole e molti speaker potrebbe rivelarsi non adatto per lo studio, ma fortunatamente esistono dei podcast speciali creati appositamente per migliorare la concentrazione e aumentare il livello di attenzione. E non solo: ci sono anche diversi podcast motivazionali che possono aiutarti a studiare.
Proprio per la loro duttilità e utilità, i podcast sono stati inseriti anche nelle liste delle canzoni più ascoltate su Spotify del 2019.
Quello che ti proponiamo si chiama Daily Power Nap, ma non farti ingannare dal nome: pur essendo progettato per favorire il rilassamento dell’ascoltatore in previsione di una pennichella pomeridiana, la tipologia di file audio che vengono trasmessi durante questa trasmissione sono molto adatti anche per aumentare la concentrazione e studiare meglio.
Ascoltando questo podcast infatti si spazia partendo dalla musica classica a musica elettronica ambient molto leggere, passando anche diversi minuti con unicamente suoni della natura come cinguettii, folate di vento e corsi d’acqua come sottofondo uditivo.