Durante la carriera universitaria, le domande più temute dagli studenti sono: “Ma gli esami?”, “Ma quando ti laurei?”, “Che lavoro farai, poi?”.
Conoscendo la situazione di crisi attuale, sono passabili le paure per gli esami ma, anche per la laurea. Il punto critico resta il lavoro: per la stra-grande maggioranza l’aspettativa del lavoro è sempre molto alta, e spesso mai inizialmente troppo soddisfacente. Nei giorni nostri trovare un lavoro conforme a ciò che si è studiato, è sempre più difficile; infatti, o si va all’estero o ci si arrangia come meglio si può, anche accettando offerte con compensi inferiori soprattutto se paragonato alle ore di lavoro richiesto.
Quali sono i profili lavorativi più richiesti?
Secondo i profili lavorativi raccolti periodicamente da CliCLavoro, i nuovi profili più richiesti nel futuro sono distribuiti in questo modo:
- profili commerciali (dagli export manager agli agenti di commercio, sono il 36,4% le aziende che hanno ricercato tali profili);
- tecnici (32,4%);
- amministrativi (31,4%);
- ingegneri (25,4%);
- esperti in comunicazione e nuovi media (il 12,2%);
- informatici, sistemisti e programmatori (10,1%).
Aumenta la domanda per le professioni legate al mondo del turismo e della ristorazione, settore commerciale delle vendite e, subito dopo, uno spazio più ristretto è anche riservato ai ricercatori sanitari; sempre più in calo, invece, le professioni umanistiche.
In bocca al lupo.